Arriviamo a dicembre esausti.
A scuola non c’è mai pausa.
L’ultimo giorno prima delle vacanze natalizie, i miei alunni mi hanno fatto un regalo che mi ha ripagata di tutte le energie spese in questi mesi, senza sosta.
Energie emotive nell’accogliere le loro fragilità e difficoltà di crescere; energie mentali nel guidarli a farsi domande, a scavare nelle cose, a leggere con attenzione e affrontare sfide sempre più ardue; energie creative nel progettare percorsi coinvolgenti e nel differenziare gli approcci per permettere a tante sensibilità e stili di apprendimento diversi di fiorire, appassionarsi, partecipare.
E così, mentre la burocrazia ti assedia con le sue incombenze acefale, a dicembre hai voglia solo di staccare e non pensare più a niente.
Ed è arrivato questo regalo bellissimo: una lettera in cui mi ringraziano per esserci sempre, per aiutarli a crescere in questa fase così delicata, per spingerli a riflettere su sé stessi e a evolversi.
In questi momenti, mi ricordo che tutta questa fatica ha un senso.
Voglio quindi godermi queste vacanze “crogiolandomi” in questa consapevolezza, riconnettendomi al mio “perché”, a quello che Ken Robinson chiama “l’elemento”, ovvero “il luogo in cui quello che ci piace fare e quello in cui siamo bravi si incontrano”. Quando sei “nel tuo elemento”, sei in perfetta sintonia con ciò che ti motiva in profondità.
Ti invito a fare lo stesso: stacca la spina, riposati ed esplora il tuo “elemento”.
Per accompagnarti in questa esplorazione, in questa 🎄 edizione di fine anno ✨ ti propongo una serie di “scintille” che spero possano ispirarti:
Per connetterti al tuo “perché” e trovare spunti per aiutare i tuoi alunni o i tuoi figli in questo percorso: Ken Robinson, The Element.
Sul tema di una sana “nutrizione affettiva”, La leggenda del filo d’amore di Maria Chiara Gritti: un libro sull’importanza di ascoltare i segnali emotivi, con una serie di spunti pratici per riconoscere i “cibi affettivi” tossici e scegliere quelli che possono davvero nutrire le nostre relazioni.
Questi spunti stanno alimentando un progetto teatrale che stiamo costruendo in classe, di cui ti racconterò nell’anno nuovo 🔥.Una playlist tematica di TED talk sull’educazione.
Un bellissimo webinar sulla “Relazione con il gruppo di apprendimento. Per stare bene in classe con i propri studenti” (disponibile sulla piattaforma My Learning Box di Sanoma, per chi ha accesso).
Un libro perfetto da iniziare a gennaio: Daily Laws di Robert Greene, che esplora la natura umana in una meditazione al giorno per 365 giorni. Il mese di gennaio è tutto dedicato all’esplorazione e alla riconnessione con le proprie motivazioni più profonde. Se possibile, consiglio di leggerlo nell’edizione originale perché la traduzione italiana perde molto in termini di asciuttezza ed efficacia del linguaggio.
Una riflessione di Enrico Galiano sullo studio, da condividere e discutere con i ragazzi al rientro a scuola, per ricominciare con una nuova consapevolezza 👇.
Sono figlio di due venditori ambulanti: nessuno nella mia famiglia si era mai laureato, e anche io sono spesso stato a un passo dal mollare tutto. Non è questa gran cosa, forse, ma se adesso mi volto indietro so cos’è che mi ha salvato: studiare. Per cui adesso vorrei dire una cosa a te, che magari hai quindici anni, o venti, e ti sembra che niente serva a niente.Studia. Non farlo perché ti dicono che devi: fallo per te. Fallo per riuscire a leggere un post e capire davvero quello che dice, ma soprattutto cosa sta cercando di venderti. Fallo per sgamare quando dall’alto di un microfono qualcuno ti sta offrendo una soluzione facile: studiare è anche scoprire quanto siano sempre false, le soluzioni facili.
Studia. Non farlo per diventare ricco: se per ricchezza non intendi la facilità di tradurre in parole i pensieri, e i pensieri in azioni; se per ricchezza non intendi il valore di un verso che ti ispira, la capacità di commuoversi davanti a un dipinto, l’impeto rivoluzionario di chi ha sempre voglia di chiedersi: perché?
Studia. Non farlo per il pezzo di carta: fallo perché studiare ti permette di non abbassare mai la testa davanti ai potenti, di guardarli negli occhi e inchiodarli alle loro responsabilità. Fallo perché nessuno possa mai ridurti a pedina del suo gioco: studiare non è riempire la testa di cose, ma liberarla da chi ti ci vuole mettere i piedi sopra.
Studia: se davvero vuoi fregare il sistema, non c’è altro modo. Studia perché ogni parola che ti rifiuti di conoscere oggi è un calcio in culo in più domani, diceva Lorenzo Milani. E fa anche rima. Studia perché la sola cosa che impari, non studiando, è la rassegnazione. Il dire sempre di sì. Il pensare “Tanto, cosa vuoi che cambi”.
Studia perché hai qualcosa di prezioso, lì dentro. Tu non lo sai, o forse non ci credi, ma c’è: e studiare è l’unico modo per farla venir fuori.
Studia. Non farlo per far contenti i tuoi: fallo per te. Fallo per imparare a riconoscere la bellezza, quando ce l’hai davanti; per difenderla, quando qualcuno te la vuole portare via. Fallo perché è l’unico modo per far sì che ce ne sia ancora: là fuori, e soprattutto dentro di te.
Enrico Galiano
La newsletter tornerà a gennaio con nuovi temi, grazie agli spunti ricevuti dai vostri preziosi feedback.
Ti auguro di ricaricarti e riconnetterti al “tuo elemento”, per cominciare il nuovo anno con la giusta energia da dedicare ai nostri ragazzi.
Al 2025! 🥂🔥
Grazie...ti auguro buone feste...buon Natale. i tuoi studenti sicuramente apprezzano la tua dedizione e il tuo impegno..buon anno nuovo!!!