Pochi giorni fa, con gli esami di fine ciclo, si è chiuso un sorprendente triennio in cui ho visto fiorire moltissimi talenti e sensibilità, e ho riscoperto la bellezza di accompagnare i ragazzi nel delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
L’ultimo giorno di scuola ho ricevuto il più bello dei regali: un quaderno decorato dai ragazzi, pieno di loro lettere, foto ricordo e frasi che ci hanno accompagnato in questi anni – il nostro “lessico famigliare”.






Continuo a leggere e rileggere quelle lettere: mi ringraziano per averli fatti appassionare, per aver stimolato la loro creatività, per l’affetto e il supporto emotivo che sentono di aver ricevuto:
“Ci ha insegnato a guardarci dentro.”
“Ci ha aiutato a credere in noi stessi, a tirare fuori il meglio di noi, a sbocciare.”
“Non smetta mai di coltivare le menti dei giovani, di lottare per formare una generazione consapevole e sensibile che sappia come vivere, come governare, come relazionarsi e come farsi sentire in ogni momento.”
Quello che emerge è, ancora una volta, l’importanza della relazione affettiva che sta alla base dell’apprendimento (e va anche oltre).
Le loro parole mi riconnettono a quello che per me è il senso profondo di questo lavoro (che è molto più di un lavoro), quello di cui ho parlato in un TEDx talk un anno fa e che mi ha spinto a iniziare questa newsletter: aiutare i ragazzi a fiorire, a connettersi con il loro fuoco interiore, a sentire se stessi e gli altri per costruire un mondo più giusto ed empatico.
Formare una generazione che sappia, una volta per tutte, cambiare direzione e mettere fine agli orrori che ci circondano.
Tutto questo parte da un’adeguata educazione al “sentire”: a casa e a scuola, non possiamo prescinderne.
Troppo spesso, anche tra i più giovani, sento dire che gli anni della scuola sono stati una sofferenza o che non hanno lasciato loro nulla di significativo. Che non hanno mai incontrato insegnanti capaci di motivarli, appassionarli, supportarli nella loro crescita e nell’esplorazione di sé.
Trovo che questo sia inaccettabile.
Come genitori e come insegnanti, abbiamo la responsabilità di farci carico della crescita emotiva dei nostri ragazzi: questo significa prima di tutto ascoltarli, supportarli, avere fiducia in loro e lasciarci sorprendere dalla profondità e dalla sensibilità che riescono a esprimere quando si sentono accolti.
La creatività si dispiega al meglio quando ci sono consapevolezza emotiva e capacità di sentire, e quando c’è una relazione educativa profonda e accogliente.
È un tema che ha attraversato diverse newsletter di quest’anno e che tornerà a settembre con nuovi contributi, anche video.
🏖️ Scintille estive ✨
Per l’estate, ti lascio alcuni spunti per nutrire mente e cuore:
Educazione emotiva → tutte le edizioni dedicate al tema;
Apprendimento creativo → raccolta di newsletter con letture e materiali da scaricare;
Risorse extra sul tema delle emozioni e delle relazioni → collezione in divenire di libri, film, TED talk, oltre alle newsletter;
Consigli di lettura per il tempo più lento delle vacanze.👇
Adesso è tempo di staccare, riposare, nutrire la motivazione con letture, silenzio e bellezza – per quanto sia possibile cercarla in questo momento storico cupo.
Hai letture da consigliare o altri spunti da condividere?
Rispondi a questa mail o condividili nei commenti!
Buon riposo, buone esplorazioni e arrivederci a settembre!