"Prof, questo libro è noioso, non succede niente!"
Quando i ragazzi ti dicono una cosa del genere a proposito di un libro come Nel mare ci sono i coccodrilli (in cui non solo succede di tutto, ma quello che succede al protagonista Enaiat è anche drammaticamente vero), vuol dire che c'è qualcosa che non va.
Non in loro, né nel libro. Ma nel modo in cui l'hanno letto.
Probabilmente troppo in fretta, senza fermarsi e lasciare che le parole penetrassero in profondità. O magari fermandosi troppo presto perché non riuscivano a seguire il filo intricato dei pensieri del protagonista.
In un modo o nell'altro, quando mi sento dire una frase del genere, di solito dico: "È tempo di imparare a leggere".
Non nel senso elementare del termine: leggere una lettera dietro l'altra per mettere in fila parole e frasi.
Leggere con attenzione. Leggere dentro le parole. Leggere in profondità, lasciando che quello che leggiamo ci tocchi e ci smuova.
E così abbiamo ripercorso insieme il viaggio di Enaiat e li ho invitati a immaginare di essere loro i protagonisti.
Hanno attraversato le montagne a piedi al freddo.
Si sono rannicchiati al buio con lui nel doppio fondo di un camion.
Si sono ritrovati, a 13 anni, su un gommone in mezzo al mare di notte.
Hanno sentito sulla pelle la solitudine e la paura di un bambino che attraversa mezzo mondo senza sapere se mai ritroverà una famiglia, qualcuno che si prenderà cura di lui.
E alla fine, qualcuno ha anche detto: "Ho cambiato idea sul libro".
Ecco cosa significa davvero leggere: entrare nella storia, viverla, sentirla.
I libri ci dicono delle cose di noi stessi. Ci fanno riflettere ed emozionare. Non basta riconoscere metafore o allitterazioni. Preferisco mille volte che la lettura li faccia vibrare, piuttosto che riconoscano cento figure retoriche.
Soprattutto per i più giovani, in bilico tra infanzia e adolescenza, è cruciale imparare a chiedersi: "Cosa sento leggendo queste parole?"
La lettura condivisa e “partecipata” è un'opportunità unica per coltivare la loro sensibilità e intelligenza emotiva.
Illumina i sensi nascosti, risveglia emozioni sopite, accende scintille da cui possono nascere nuove storie, idee e visioni del mondo.
Scintille di fuochi che, leggendo insieme, possiamo alimentare quotidianamente.
Weekly spark ✨
La “scintilla” di questa settimana è L’innocenza, l’ultimo film di Hirokazu Kore-eda, premiato a Cannes. Senza fare spoiler, la cosa che trovo più geniale in questo film è la narrazione multifocale che permette di esplorare il divario tra adulti e adolescenti: la stessa storia, raccontata dal punto di vista della madre, del maestro e poi del protagonista adolescente, cambia completamente.
Da un lato ci sono i preadolescenti che si affacciano con candore e purezza alla scoperta di sé, ma rischiano di essere travolti da quello che scoprono, soprattutto se non trovano adeguato sostegno negli adulti di riferimento.
E dall’altro ci sono gli adulti che spesso non sono in grado di contenere le loro emozioni e le loro paure perché vedono solo quello che vogliono vedere, senza ascoltare veramente.
A noi che ci prendiamo cura della crescita dei ragazzi, come genitori e insegnanti, questa storia delicatissima ricorda quanto sia vitale guardare oltre le apparenze e ascoltare con attenzione perché la realtà è spesso molto diversa da quello che vediamo.
Laboratorio 🎨
Ecco 10 consigli per rendere la lettura condivisa più coinvolgente e significativa.
Preferisci libri interi ai brani antologici: permettono di immergersi più in profondità nella storia e nella trasformazione dei personaggi.
Prenditi il tempo necessario.
Non correre, fermati sulle parole, sulle immagini, sulle emozioni. Lascia che il testo "respiri" e che i ragazzi possano assorbire pienamente ciò che leggono.Fai utilizzare post-it o colori per evidenziare passaggi drammaturgici importanti, frasi d'impatto e parole significative.
Guida una discussione per individuare e riflettere sul tema principale del libro.
Crea ponti con la realtà: incoraggia i ragazzi a trovare collegamenti tra gli eventi del libro e situazioni del mondo reale o della loro vita.
Chiedi ai ragazzi di intervistare il protagonista e altri personaggi chiave, concentrandosi sulle loro emozioni nei momenti cruciali della storia.
Scrittura introspettiva: proponi ai ragazzi di scrivere una pagina di diario dal punto di vista del protagonista o di un altro personaggio che li ha colpiti.
Crea una mappa delle emozioni: traccia l'arco emotivo dei personaggi principali lungo la storia. Usa colori diversi per rappresentare le varie emozioni.
Le storie alimentano altre storie: proponi compiti creativi ispirati al libro (fumetti, poster, segnalibri, giochi, prequel, sequel… non c’è limite alla fantasia).
Organizza dibattiti prendendo spunto dalle situazioni eticamente o emotivamente complesse presenti nel libro (un’attività che di solito coinvolge molto gli studenti).
E tu come fai a coinvolgere e appassionare i ragazzi alla lettura?
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grazie mille