[Mio capitano #10] Slow learning
Come bilanciare attività laboratoriali e programma scolastico
“Quante ore devo dedicare ai compiti autentici?
Come posso conciliare l’approccio laboratoriale con la necessità di coprire il programma?”
La flessibilità delle attività laboratoriali
Le attività laboratoriali non hanno una durata standard: possono richiedere un’ora come dieci ore, in base all’obiettivo dell’attività e all’ampiezza del tema trattato.
Attività brevi (1-2 ore)
Nel quotidiano, possiamo proporre brevi laboratori di consolidamento da svolgere in piccoli gruppi, per esempio:
Traduzioni con riflessioni linguistiche per latino e greco
Esercizi e problemi collaborativi per grammatica o matematica
Brevi itinerari cittadini per geografia e storia dell’arte
Progetti complessi (6-10 ore)
Attività come il telegiornale storico o scientifico di cui ho parlato nella scorsa edizione sono invece più articolate:
coprono macro-argomenti;
richiedono una fase di ricerca più approfondita;
portano alla creazione di prodotti originali;
si dividono in micro-argomenti da trattare in gruppi;
richiedono più sessioni di lavoro, che si possono condensare in 1-2 settimane oppure distribuire su più tempo.
Di progetti di questa ampiezza, suggerisco di proporne uno al mese (o uno ogni due mesi), possibilmente coinvolgendo più discipline e altri colleghi.
L’approccio della “classe capovolta”
La chiave sta nel ripensare il tempo in classe secondo il modello della flipped classroom. L’idea è semplice ma efficace: lasciare da svolgere a casa le attività meno impegnative e dedicare il tempo in classe alle attività più complesse, quelle in cima alla piramide di apprendimento.
Il tempo più prezioso è quello che trascorriamo insieme agli studenti: è qui che avvengono l’elaborazione e l’applicazione del sapere, è qui che si lavora in modo creativo.
Prendiamo come esempio il telegiornale storico: i ragazzi vedono a casa dei video introduttivi, mentre in classe facciamo un brainstorming e creiamo insieme una linea del tempo con gli eventi essenziali. Successivamente, ogni gruppo approfondisce un aspetto specifico: chi si occupa del reportage sui moti carbonari, chi del Quarantotto, chi di intervistare Cavour o Mazzini.
Lo stesso approccio si può applicare, per esempio, a un simposio tra filosofi: scelto un tema come la conoscenza o l’etica, ogni gruppo si concentrerà su un filosofo diverso.
È come comporre un mosaico in cui ogni tessera è essenziale per il quadro completo.
Elogio della lentezza
A proposito di “ripensare il tempo”, mi viene in mente una considerazione fondamentale, per evitare che l’ansia di “finire il programma” comprometta la qualità dell’apprendimento: correre e imparare difficilmente vanno d’accordo.
Imparare significa fermarsi, riflettere, farsi domande, scendere in profondità.
Significa affrontare sfide che ci mettono in crisi e ci costringono a uscire dagli schemi, a cambiare il nostro modo di ragionare.
Significa concedersi di deviare, “perdere tempo” (almeno in apparenza) e lasciarsi sorprendere da nuove intuizioni o prospettive.
L’apprendimento è un viaggio che dura tutta la vita, non una corsa contro il tempo.
Vale la pena godersi il percorso, assaporando ogni momento di scoperta.
Weekly spark ✨
A proposito di rallentare e godersi il viaggio, condivido i 10 principi dello Slow Learning Manifesto:
Focus on direction, not destination.
Raise your hand. Asking questions is a fundamental human right.
Learn at your own pace.
Unplug. You have the right to disconnect and move your attention towards what's essential.
Change your learning path (and mind). Think differently and learn new things.
Take a break.
Make mistakes.
Leave it unfinished.
Unlearn and forget. Reboot your mind, abandon old knowledge, actions and behaviours to create space.
Slow down.
Il libro Slow Learning, un progetto collaborativo del 2022, è scaricabile gratuitamente a questo link.
Laboratorio 🎨
Oggi ti propongo un compito autentico di educazione civica, da svolgere in 2-4 ore: “Cartoline dal futuro”.
In questo laboratorio, gli studenti si proiettano nel futuro per riflettere sul cambiamento climatico attraverso la creazione di cartoline distopiche dal 2070.
Scheda personalizzabile in italiano scaricabile a questo link.
Versione CLIL (con istruzioni in inglese).
Rallenta, sperimenta e goditi il viaggio!
Salve, le attività che proponi sono molto interessanti ,spero di non aver problemi con gli strumenti digitali, esistono molte applicazioni per lo Storytelling e per creare video...mi documenterò.