[Mio capitano #35] La "meglio scuola" (parte seconda)
AI: uno strumento per stimolare creatività e pensiero critico
Spesso, nei miei corsi di formazione per insegnanti, mi ritrovo davanti a un misto di curiosità e ansia quando si parla di tecnologia.
C’è chi si sente sopraffatto dalla quantità di strumenti digitali da imparare e chi teme di perdere tempo prezioso in classe cercando di far funzionare una piattaforma o un’applicazione.
E poi c’è l’intelligenza artificiale.
Qui l’inquietudine diventa resistenza, o addirittura rifiuto: molti colleghi la considerano pericolosa, qualcosa di troppo potente da gestire.
Altri si avvicinano con molta cautela, attratti dalle sue potenzialità – risparmiare tempo nel costruire un’unità didattica, trovare idee per attività da svolgere o creare una verifica – ma allo stesso tempo è come se avessero a che fare con qualcosa di esplosivo.
È stato uno dei temi affrontati durante l’incontro Flipnet di cui ho parlato nella scorsa newsletter.
Maurizio Maglioni, fondatore e presidente di Flipnet, parla giustamente di paura di perdere il “monopolio dell’intelligenza”: la sensazione che strumenti come l’intelligenza artificiale possano “esautorarci”, sostituirci nel nostro ruolo rendendo superfluo il nostro contributo, o che possano indebolire il pensiero critico degli studenti offrendo risposte “pronte” senza alcuna riflessione.
Ma durante il nostro incontro a Roma, abbiamo cercato di ribaltare questa prospettiva.
E se l’AI non fosse una minaccia, ma un alleato?
Tecnologia: un alleato per la creatività e la relazione
L’intelligenza artificiale non sostituisce l’intelligenza umana, ma può amplificarla e potenziarla aiutandoci a velocizzare diverse incombenze: possiamo, per esempio, creare rapidamente materiali didattici, questionari e rubriche di valutazione, analizzare dati o automatizzare i feedback recuperando così tempo prezioso da dedicare alle relazioni con gli studenti.
Inoltre, l’AI può stimolare la creatività e il pensiero ponendosi come “intelligenza dialogante”: non una macchina che dà risposte pronte, ma un catalizzatore di domande, un interlocutore paziente e instancabile che incoraggia riflessioni e apre nuove possibilità.
Per esempio:
Gli studenti possono usare ChatGPT (o altri strumenti) per generare idee di partenza su un tema, poi selezionare e approfondire autonomamente.
Possono rivedere le bozze dei propri testi, ricevendo suggerimenti per migliorare la struttura o chiarire il linguaggio.
Possono esplorare argomenti complessi attraverso domande guidate, chiedendo all’AI di interrogarli sulle loro convinzioni, mettere in discussione i loro pregiudizi, offrire prospettive alternative (con dati e fonti) o evidenziare fallacie nei loro ragionamenti.
E come dico spesso ai miei studenti: sì, l’intelligenza artificiale vi batterà in velocità e logica. E sì, probabilmente molti lavori cambieranno o scompariranno.
Ma il mio intento non è terrorizzarli, bensì stimolarli a restare “alla guida” e puntare, ora più che mai, a potenziare le capacità uniche dell’essere umano: empatia, creatività e pensiero critico.
Laboratorio 🎨
Ecco alcune proposte pratiche emerse durante l’incontro di Roma:
Brisk: feedback rapidi ed esercizi interattivi con l’aiuto dell’AI
Maurizio Maglioni ci ha illustrato le enormi potenzialità di Brisk Teaching, che permette di fornire feedback in tempo reale sugli esercizi di scrittura. Mentre gli studenti lavorano su Google Docs, puoi evidenziare errori, suggerire correzioni e stimolare la revisione in itinere. È un metodo veloce e produttivo per lavorare in modo personalizzato sulla scrittura.
Oppure puoi usare Brisk per creare questionari o chat con domande utili a verificare la comprensione di un video o di un testo.
Scopri come utilizzarlo in questi video tutorial di Maurizio:
- Brisk 1: correzione automatica degli elaborati
- Brisk 2: creazione questionari e chat per verificare la comprensioneAI per il brainstorming e la revisione
Guida i tuoi studenti nell’utilizzo di ChatGPT (o Claude o Gemini o Perplexity) per fare brainstorming su un tema o un progetto, riformulare concetti o analizzare punti di vista contrastanti per un dibattito, un approfondimento critico o un laboratorio di scrittura argomentativa.Podcast: un laboratorio creativo per tutte le discipline
Seguendo l’esempio di Grazia Paladino, insegnante di Matematica e scienze e vicepresidente di Flipnet, puoi far realizzare ai tuoi studenti dei podcast sugli argomenti di studio in qualsiasi disciplina: per spiegare un concetto scientifico, raccontare un evento storico o intervistare scienziati, autori o personaggi storici e letterari. Con l’aiuto dell’AI (ad esempio, Gemini Talk), puoi persino creare interviste impossibili come quella all’attivista Jane Goodall, che Grazia ha fatto realizzare ai suoi studenti.
Se insegni discipline STEM, sul sito e sul canale YouTube di Grazia Paladino troverai molti materiali e risorse utili per le tue attività.
La tecnologia non è un nemico, né un fine da inseguire a tutti i costi.
È un mezzo e un alleato che, usato con intelligenza, può aiutarti a potenziare la creatività e il pensiero critico degli studenti e lasciare più spazio per ciò che conta davvero: la relazione educativa.
Sul tema dell’AI tornerò con ulteriori approfondimenti, mentre nella prossima newsletter parleremo di un altro tema cruciale emerso a Roma: come trasformare la valutazione in un’occasione di crescita.

